domenica 22 novembre 2009

Scene di ordinario razzismo

Luogo: teatro Comunale di X.

- Custode: "Chiudete quella porta lì (Mosconi docet), che qui se no entra di tutto, anche i marocchini!"
- Elena: "E noi come facciamo che abbiamo dei marocchini nella compagnia...?"
- Custode: "Ah, se fanno parte della compagnia allora facciamo entrare tutti, anche i negri."
- Io: "Noooo, davvero? Non solo i marocchini, fate entrare addirittura i negri?"

Vado via ripetendomi che non è cattiveria, è solo ignoranza. Solo ignoranza. Spero.

martedì 17 novembre 2009

Refusi, parte XII


Ed ecco due simpatici scivoloni in una pubblicità di un noto poltronificio. Come d'uso il marchio commerciale è occultato: ci interessa il peccato, non il peccatore.

Meno visibile, ma di pregevole fattura il refuso frutto probabilmente di un riciclaggio selvaggio di materiale pubblicitario usato, in cui dopo avere promesso una distribuzione di tazzine da caffè, viene segnalato che verrà consegnata "una sola cornice" per famiglia. Eh? Cosa?

Gli ultimi, pardon, gli "ulitmi" saranno i primi.
Buona notte a tutti. (Roberta, Mauro: grazie!)

lunedì 5 ottobre 2009

Il peggior servizio clienti del mondo*



Oggi ho avuto a che fare con il servizio clienti della Pitney Bowes, azienda che produce, fra l'altro, macchine affrancatrici. Per una revisione delle tariffe postali, è necessario di tanto in tanto installare degli aggiornamenti di un programma che si interfaccia con la macchina affrancatrice e che presiede al calcolo dei pagamenti.

Il programma fa schifo (non è questione di gusti: è stato concepito senza un criterio di usabilità), e per limiti oggettivi della macchina si è costretti ad equilibrismi senza senso. Fin qui, pazienza: non ti piace la macchina, non la compri. Tutto lì.

Il problema è che l'aggiornamento non funziona. Può succedere. E' capitato che l'aggiornamento di un antivirus abbia impedito il caricamento del sistema operativo, che è ben peggio, per cui anche questo lo mettiamo nella sezione "rischi del mestiere".

Poi però telefoni al servizio clienti. Una voce automatica ti accoglie, ti fa aspettare dieci minuti, poi riaggancia. Tre fattori di inefficienza? No, piuttosto tre tinozze di letame. La cosa si ripete almeno otto volte nell'arco di una mattinata. La voce automatica ti indispone, i dieci minuti di attesa ti fanno incazzare (dove è scritto che il loro tempo vale più del nostro?), quando riaggancia manifesti i primi segni di aggressività.

Dopo otto giri sei pronto per fare una carneficina.

Finalmente trovi qualcuno. Pare un umano. Spieghi il problema, che per lui è triviale, e dopo poco ti promette un file di configurazione modificato per risolvere il problema. Peccato che però il tuo salvatore sbagli l'indirizzo email a cui mandare il file (sì, ha sbagliato lui, non gliel'ho dettato io ma un altro, per cui sono più obiettivo nel dire che è stato dettato bene).

Uno dei vantaggi di gestire in autonomia il server di posta è la possibilità di vedere in modo semplice anche gli invii ad indirizzi inesistenti sul tuo dominio. Trovato l'errore (partendo da "ma perché non arriva il file?"), si manda una mail al mittente (che è esatto per forza**) chiedendogli di rimandare il file. Stavolta si tratta solo di fare "Rispondi".

Niente.

Si ricomincia con il telefono: dopo poco, al secondo o terzo tentativo risponde un umano (femmina stavolta)! Incredibile! Senta, ho parlato con Tal dei Tali, mi può rimandare il file? Magari può inserire anche due righe di spiegazione nella mail? Grazie, lo spedisca a due indirizzi, le faccio lo spelling: domodossolaempolicomoimolaotrantopuntobolognaimolaanconavareseanconatorinoimola, chiocciola....

Il file arriva, ovviamente senza spiegazioni, a malapena c'è l'oggetto, buona grazia che non mi hanno scritto RTFM***. Dopo il caricamento si scopre che il file non è corretto. Fantastico. Scrivo al mittente (l'umano della mattina). Mi risponde alle 16.58 (il servizio clienti chiude alle 17.00). Chiamare domani al numero del servizio assistenza, ma non chieda di me perché sono fuori ufficio.

Che servizio di merda. Mi chiedo se questa gente venga pagata per fare assistenza. Lasciarmi la mail di un collega che invece domani è in ufficio faceva brutto, eh?


* Non esageriamo: c'è sicuramente di peggio....
** Non esageriamo: mi è capitato di vedere indirizzi mail compilati male nel campo "Indirizzo per risposte"
*** Read The Fucking Manual, letteralmente "Leggi il fottuto manuale" che però suona molto più offensivo, tipo "e leggilo quel cazzo di manuale!".

venerdì 31 luglio 2009

Can't we just settle this over a pint?

Come è andata a finire fra Obama, il prof. Gates e il poliziotto? A parlarne davanti ad una birra.

giovedì 23 luglio 2009

Obama: "la polizia ha agito in modo stupido".

President Obama (AP)


Sono d'accordo con Obama: la polizia americana ha agito in modo stupido. Ha arrestato il prof. Henry Louis Gates per aver cercato di entrare in casa propria. Per chi non lo conoscesse, il prof. Gates è un luminare della sociologia mondiale, un filantropo, un critico letterario, e chi più ne ha più ne metta.
(Prof. Henry Louis Gates jr.)

Io lo conoscevo per la sua apparizione in uno spot su Linux sponsorizzato dalla IBM, di cui avevo già parlato nel 2007. In quel filmato, uomini e donne simbolo di conoscenza e di capacità umane danno il loro contributo allo sviluppo del giovane Linux.

In quel filmato il prof. Gates dice: "Raccogliere dati è solo il primo passo verso la saggezza. Ma condividere i dati è il primo passo verso la comunità." La comunità di cui il prof. Gates è simbolo non è solo quella degli afro-american, ma quella di noi tutti come umanità.

Ecco, questo è l'uomo arrestato per aver cercato di entrare in casa propria.

Gli Stati Uniti avranno anche eletto un presidente afro-american, ma certi americani hanno ancora molta strada da fare. Di seguito ciò che ha detto Obama sull'accaduto (traduzione mia).

"I think it's fair to say, number one, any of us would be pretty angry. Number two, that the Cambridge police acted stupidly in arresting somebody when there was already proof that they were in their own home. And number three - what I think we know separate and apart from this incident - is that there is a long history in this country of African-Americans and Latinos being stopped by law enforcement disproportionately, and that's just a fact."

"Penso che sia corretto dire, per prima cosa, che chiunque di noi sarebbe stato piuttosto arrabbiato. Seconda cosa, che la polizia di Cambridge ha agito stupidamente arrestando qualcuno, dato che era già stato dimostrato che era in casa propria. E, terza cosa - penso che lo sappiamo indipendentemente da questo incidente - che in questo paese c'è una lunga storia di Afro-Americani e Latino-Americani fermati dalle forze di polizia in modo sproporzionato, e questo è semplicemente un fatto."

lunedì 13 luglio 2009

Le dritte dello zio Ghisio, parte I

In breve: il risotto si fa senza mescolare.

Si tratta solo di trovare la misura giusta del brodo.
Non è necessario che ci crediate: se provate, cambierà il vostro modo di fare i risotti (lasciandovi il tempo nel frattempo per apparecchiare la tavola, ad esempio).

1) Olio, burro, cipolla soffritta (non tanto, a me garba che cambi appena colore)

2) Condimento a piacere, io ho già provato una volta con i fagioli e una volta con i porcini.
3) Aggiungere il riso e sfumare con il vino bianco. Non tostate il riso, o rischierete che si attacchi.

4) Aggiungete il brodo (io mi trovo bene con un litro ogni 300 grammi di riso).
5) Mettete a bollire a fuoco bassissimo per 18 minuti. NON MESCOLATE.


Se mescolate, si attaccherà, e da quel momento sarete fregati: o mescolate di continuo o si attacca. Quindi fate un atto di fede e non mescolate.

Dopo 16-17 minuti sbirciate la pentola: se c'è troppo liquido alzate la fiamma e (finalmente!) mescolate. Altrimenti se il liquido si è completamente assorbito mescolerete solo appena prima di spegnere il fornello per mantecare con l'eventuale parmigiano.

La pentola può essere di qualsiasi materiale, con un antiaderente starete più sereni (ma anche in quelle di inox non si attacca). La patina di amido che riveste il chicco si suppone che faccia la magia, ed è questo il motivo per cui non è bene tostare molto il riso all'inizio.

Io adoro i risotti. Quello che mi frenava dal farli con una certa frequenza era l'impegno da profondere nella preparazione. Problema risolto. (grazie, Claudio!)

P.S.: se potete, usate il riso Maratelli.

martedì 26 maggio 2009

Nuvole meravigliose

Se per qualche ragione fosse difficile vedere le nuvole, quante persone sarebbero disposte a pagare per vederle? Se, per esempio, ci fosse un solo posto nel mondo con le nuvole, tutti ci andrebbero per avere questa grande esperienza spirituale nell'osservare le nuvole.

Questa è una nuvola che ho visto a Big Sur. Nella vita abbiamo così tanta bellezza gratis.
Mi piacciono molto le foto di nuvole strane e particolari, e ne ho trovata una quantità favolosa su un sito di immagini per eccellenza, "Dark Roasted Blend"

(tradotto da boingboing.net) - l'originale è qui.

domenica 17 maggio 2009

Domani...

Bellissima l'iniziativa dei cantanti italiani di incidere una canzone per destinare il ricavato alla ricostruzione del teatro e del conservatorio de L'Aquila. Vivo in una città (Forlì) in cui non ci sono né l'uno né l'altro (e no, il "Diego Fabbri" non è un vero teatro) e non vorrei che L'Aquila ne rimanesse priva.

Propongo di cominciare destinando a questa causa i soldi destinati al pagamento di quello/a che ha scritto i titoli di coda del video della canzone, così forse imparerà a rileggere quello che ha scritto (vedi figura).

venerdì 8 maggio 2009

Avallare

Ditelo a quelli del corriere. "Quelli" è detto in luogo di "giornalisti", ma non si meritano l'appellativo. E corriere è minuscolo apposta.

Allego una schermata per evitare l'effetto Orwell.

Link


Update: mi riferiscono che quella testata online censura i commenti riguardanti i refusi. Ok: censuratemi questo.

lunedì 13 aprile 2009

Ho trovato il blog di un genio

Andate a fare una visita al blog di Wayne (è italiano). Meriterebbe anche solo per i tag dei suoi post. (Francesca, grazie per la citazione sui guerrieri della notte).

Graceland
.

domenica 12 aprile 2009

Qualificativo

Oggi, ripassando l'analisi grammaticale con mio figlio, è emerso "aggettivo qualificativo".

Qualificativo. Erano quasi trent'anni che non sentivo questa parola. Ci sono rimasto come il vecchio Ben Kenobi quando si è sentito chiamare di nuovo "Obi-Wan".

martedì 31 marzo 2009

Mamihlapinatapai

Da Wikipedia, questa parola è nel Guinness dei primati per essere la parola più stringata del mondo, ed è considerata una delle parole più difficili da tradurre.
Descrive "uno sguardo scambiato fra due persone desiderose che l'altra dia inizio a qualcosa che entrambe desiderano ma che nessuna delle due vuole cominciare".
Appartiene al linguaggio degli Yagan nella Terra del Fuoco. Il mondo è bello perché è vario.

Mamihlapinatapai - Wikipedia, the free encyclopedia


domenica 22 marzo 2009

Iunaited Steits ov America

Gli States. Non ci sono mai stato. A volte ne sento parlare con toni denigratori. Là però succedono cose come queste:

1) Un blogger parla male dell'amministrazione della propria città (Manalapan, NJ).
2) L'amministrazione della città chiede a Google i dati del blogger, rimasto fino ad allora anonimo.
3) Il blogger si rivolge alla EFF, la quale chiede all'amministrazione di ritirare la richiesta a Google.
4) L'amministrazione dice alla EFF di rivolgersi al giudice.
5) La EFF va per vie legali.
6) Il giudice dà ragione al blogger e ne mantiene l'anonimato, in base al Primo Emendamento.

Ricordatevi di questa storia la prima volta che sentirete parlare male degli States, ma soprattutto quando una cosa simile succederà in Italia, e l'epilogo sarà ben diverso.

Anonymous blogger gets a subpoena quashed - The INQUIRER

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martedì 17 febbraio 2009

Mio padre

Lunedì 9 febbraio 2009 alle 22.00 mio padre se ne è andato per sempre. Aveva 73 anni. Più precisamente, 26.688 giorni. Un colangiocarcinoma se lo è portato via in meno di tre mesi.

Questo post non vuole essere né un necrologio, né un'esequia, tantomeno un'apologia.
Piuttosto direi che sia un'introduzione.

Mio padre è stato una persona buona e generosa (come recita il suo vero necrologio), con grandissimi talenti, che ha vissuto sempre "in camuffa", come lui stesso descriveva la condizione di chi non vuole farsi notare, né nel bene né nel male. Una delle sue migliori qualità era la discrezione, che oggi è quasi impossibile da trovare.

Aveva anche i suoi difetti, vi sembrerà strano per un defunto ma è così: non aveva solo pregi, come me e voi.

Per adesso basta. C'è così tanto da raccontare, che non voglio mettere tutto qui, con il rischio di far risultare qualcosa di organico o addirittura di biografico (ovvove!).

No, la prossima volta ci sarà un po' più da ridere, promesso.

mercoledì 28 gennaio 2009

Sitarino per prelibatezze online


Ho acquistato di recente dei prodotti su Palatifini, per la precisione 6 bottiglie di Sauternes (no: 4 di Sauternes e 2 di Barsac) e due pacchi di pasta Taganrog.

Per chi si fosse messo in contatto solo in questo momento, il Sauternes è il vino migliore del mondo (suvvia, i gusti son gusti) e la pasta Taganrog è fatta con un grano che viene dalla Russia che pare sia il più buono e il più profumato del mondo. L'ho assaggiato con un sugo di aragosta.

Purtroppo il mio sugo di aragosta (conservata, acc...) non ha reso giustizia alla pasta, che effettivamente è molto profumata (scusate se non mi dilungo in minchiate tipo "aroma di nocciole" o "sentore di fiori di campo"). E' buona. Quanto più buona di una De Cecco, per esempio? Non molto, ma del resto anche la differenza di prezzo è modesta.

L'assenza di feedback mi ha lasciato un po' stupito: tipicamente almeno la ricevuta del pagamento con carta di credito ti arriva via mail. Niente. Poi però mi chiamano per dirmi che gli spaghetti Taganrog erano finiti. Mi hanno proposto delle linguine ("tagliatelle" sulla confezione).

In definitiva l'esperienza è stata positiva, il pacco è arrivato integro e puntuale, e i prodotti sono all'altezza.

Disclaimer: io non sono in alcun modo legato a Palatifini, tantomeno mi hanno pagato per fare loro pubblicità.