sabato 6 dicembre 2008

Come Memento, ma per davvero


Memento è un film pesissimo. Mi è toccato vederlo sia in versione originale, sia in quella rimontata in modo cronologicamente corretto (otnemeM, nel cofanetto della Collector's Edition) per capirci qualcosa.

Per chi non avesse tempo e voglia di vederlo, il protagonista del film soffre di amnesia anterograda, e quindi non è in grado di fissare niente nella memoria a lungo termine.

Martedì scorso è morto a 82 anni Henry Gustav Molaison, un uomo che soffriva di questo tipo di amnesia da quando ne aveva 27, ed è stato studiato in lungo e in largo dagli scienziati. Qui trovate l'articolo di Boingboing, e qui quello originale del New York Times.

Dal NYT:
"...Le implicazioni erano enormi. Gli scienziati capirono che c'erano almeno due sistemi nel cervello per creare nuove memorie. Uno, conosciuto come memoria dichiarativa, registra i nomi, le facce, e le nuove esperienze e le immagazzina finché non vengono richiamate a livello cosciente. Questo sistema dipende dalla funzione dell'area temporale mediale, in particolare da un organo chiamato Ippocampo, oggi oggetto di intensi studi.

Un altro sistema, noto comunemente come apprendimento motorio, è subconscio, e dipende da altri sistemi del cervello. Questo spiega perché le persone possano salire su una bicicletta dopo anni in cui non l'hanno mai usata, o perché possano prendere in mano una chitarra non suonata per anni e ricordarsi comunque come suonarla.

(...)

Henry Gustav Molaison, nato il 26 febbraio 1926, non lascia eredi. Lascia un'eredità alla scienza che non potrà essere cancellata."

martedì 2 dicembre 2008

Oh, no, Beppe, no...

Purtroppo oggi trovo sul blog di Beppe Grillo un'apologia della Biowashball, che sarebbe una palla che permette di lavare i panni in lavatrice senza detersivo.
Qui trovate l'indagine condotta da Paolo Attivissimo, con la quale concordo in pieno (sì, secondo me è una bufala).

domenica 30 novembre 2008

Eh, no!

"Alcuni cittadini si sono avvicinati alla Badescu per esprimerGli" ??? (Maiuscolo mio).
Forse La Repubblica lascia tanti errori sul proprio giornale online perché con il monitor non ci si può incartare il pesce. Oppure stanno cercando di strappare a Tgcom il primato per il giornale più ignorante e meno documentato.

Finché non la correggono, la pagina è qui.

domenica 16 novembre 2008

Due per cento di bastardi


Il link in fondo al post manda ad un articolo scritto da un Neurologo che spiega la sua versione della dinamica di una "fregatura".

Come esempio, cita la sua esperienza personale di quando faceva il benzinaio durante le scuole superiori.

Un uomo esce dal bagno del distributore e dice di aver trovato una collana di perle. Pochi istanti dopo, squilla il telefono e un altro uomo chiede se qualcuno ha trovato la collana di perle che voleva regalare alla moglie e offre 200 dollari come ricompensa per il ritrovamento. Il ragazzo dice che l'ha trovata un cliente e lascia indirizzo e numero di telefono del distributore. "Ok, sarò lì fra mezz'oretta."

Intanto l'altro dice che non può trattenersi, o farà tardi per un colloquio di lavoro. "Che ne dici se ti do la collana e facciamo a metà della ricompensa?". L'avidometro del ragazzo fa fuori scala. Ok, dammi la collana e io ti do 100 dollari. Siccome un ragazzo che fa la stagione come benzinaio in genere non ha in tasca 100 dollari, li prende dalla cassa.

Il resto lo potete immaginare.

L'autore (il ragazzo, che per il dispiacere ha fatto medicina ed è diventato neurologo) afferma che è un meccanismo basato sull'Ossitocina che ci fa comportare come dei fessi quando si tratta di aiutare gli altri perché "ci fa stare bene". In quel caso, si facevano felici due uomini e una donna, e in più c'erano da guadagnare 100 dollari, wow! Mancava una freccia con la scritta "Vinci qui!" e gli elementi per la fregatura c'erano tutti.

In realtà con un po' di accortezza e di esperienza (prendere una fregatura aiuta moltissimo ad evitarne in futuro) si sarebbe potuto evitare.
Lo stesso studio, esteso ai ragazzi dell'università, mostra che c'è un 2% di "non-reciprocatori incondizionali". Che parolona! Al dipartimento di neurologia li chiamano "i bastardi". Sono quelli che non si fidano nemmeno delle persone che hanno fiducia in loro. Hanno questo meccanismo basato sull'Ossitocina completamente sregolato.
"Yup, not folks that you would want to have a cup of coffee with. These people are deceptive, don't stay in relationships long, and enjoy taking advantage of others. Psychologically, they resemble sociopaths. Bastards are dangerous because they have learned how to simulate trustworthiness."
[Sì, non sono tipi con cui andresti a prendere un caffè. Sono mendaci, non hanno relazioni lunghe, e godono nel trarre vantaggio dagli altri. Psicologicamente sono assimilabili ai sociopatici. I bastardi sono pericolosi perché hanno imparato a simulare il rapporto di fiducia.]

L'articolo conclude che per un due per cento non vale la pena di vivere troppo guardinghi (cita Cechov: "E' necessario fidarsi e credere negli altri o la vita sarebbe impossibile"). Basta stare un po' in occhio per evitare la fregatura occasionale. (via Boingboing)

How to run a con

mercoledì 29 ottobre 2008

I want my MTV

MTV pubblica in rete tutti i video musicali mai prodotti. Tutti. Davvero. Davvero davvero.

giovedì 23 ottobre 2008

Ars Alimentaria

Un sito consigliatissimo: Ars Alimentaria. Se vi interessano gli alimenti, come vengono fatti, e riuscite a sopportare l'odioso layout orizzontale del sito, vi potete levare un po' di dubbi su prodotti come culatello, gorgonzola, o l'aceto balsamico.

Per esempio, per quest'ultimo ho scoperto che per potersi chiamare Aceto Balsamico Tradizionale di Modena deve avere almeno 12 anni di invecchiamento in botte.

Ok, c'è scritto anche su Wikipedia, ma Ars Alimentaria è la fonte ufficiale. (grazie, Roberto!)

martedì 21 ottobre 2008

domenica 12 ottobre 2008

Aforismi, I

«Non piace a nessuno invecchiare e io non faccio eccezione. Tuttavia non temo la vecchiaia. Forse è perché sono sempre stato un po’ vecchio. I solitari come me, tendenzialmente malinconici, sempre un po’ esitanti, che hanno difficoltà a vivere la superficialità delle cose, sono sempre “già un po’ vecchi”»
Paolo Conte

venerdì 26 settembre 2008

Give me liberty

I know not what course others may take; but as for me, give me liberty or give me death.
(Non so cosa sceglieranno gli altri; quanto a me, datemi la libertà, o datemi la morte.) - Patrick Henry, 1775.

I Pirati della baia tornano in libertà - LASTAMPA.it

Refusi, parte XI

Purtroppo ce ne sarebbe più da dire sul contenuto (un opuscolo indirizzato ai sacerdoti con le istruzioni anticoncezionali) che sulla forma. Il refuso, però, è gigante ("Gli hanno"), anche se ormai riconoscere quelli di Repubblica è un po' come sparare sulla Croce Rossa. (Grazie, Mevar!)

Allego un'immagine nel caso in cui, dopo oltre 12 ore, decidano di correggere.



Bologna la Repubblica.it | Homepage

martedì 19 agosto 2008

Come raggiungere Pirate Bay


Un tempo, in Italia si facevano i governi balneari, che varavano provvedimenti balneari, ovvero mazzate mentre la gente era distratta con le chiappe al sole.

Oggi è tutto diverso: mentre i blogger sono in ferie, qualcuno stabilisce che Pirate Bay non debba più essere raggiungibile dall'Italia. Un minimo di spiegazione a questo punto è necessaria.

Per scambiarsi i file, sono stati inventati i meccanismi Peer-to-peer (P2P), ovvero non centralizzati, per avere principalmente due vantaggi:
1) Si sfruttano meglio i collegamenti (se tutto passasse attraverso server, con milioni di utenti finirei per saturarne le potenzialità);
2) Se un nodo cade la rete sta in piedi lo stesso. Se tutto passa attraverso un server, bum, cade quello e cadono tutti.

I due canali P2P che oggi vanno per la maggiore sono Emule (o Kazaa o Bearshare o quello che vi pare) e Torrent (Bittorrent, Bitcomet, Azureus, anche qui, chi più ne ha più ne metta).
Questi canali di P2P sono usati (diciamolo) principalmente per lo scambio di file protetti da copyright, ma anche per scambiare file privi di copyright e articoli, notizie, filmati non tutelati da diritto d'autore.

Il motore di ricerca più importante sulla rete Torrent è Pirate Bay. Questo ha causato ai signori che lo gestiscono un sacco di grane, ma sono tosti e vanno avanti. Qualcuno in Italia ha deciso che non possiamo più raggiungerli, come già succede per i siti di scommesse stranieri (non tutti, e comunque si viene indirizzati verso il sito italiano di scommesse, ovvero: mandate pure affanculo lo stipendio con cui dovreste mantenere i figli, ma almeno dateli a noi!).

Il fatto è gravissimo.

E' un attentato alla libertà. E' la supposizione che siamo tutti dei bambini cattivi, e che solo mettendoci la camicia di forza potremo comportarci bene.

Quindi, ecco come fare per eludere il blocco, in maniera del tutto legale. Il blocco viene effettuato con una modifica sui DNS del vostro provider (Telecom, Tiscali, Infostrada, ecc...). I DNS sono delle manovelle che trasformano i nomi (www.google.com) in numeri (208.69.34.230). Internet infatti funziona "a numeri", ma i nomi ci servono per memorizzare i siti che ci interessano (per es. stiappona.blogspot.com).

OpenDNS è un servizio di DNS esterno al provider (in realtà è proprio esterno all'Italia) che, traducendo il nome nel numero corretto vi farà visitare i siti che volete voi, non quelli che qualcuno ha deciso che voi possiate consultare.

Quindi basta utilizzare le informazioni gentilmente fornite da
Salvatore Aranzulla per impostare i DNS di OpenDNS sul vostro PC. Se vi
interessano quelle per il Mac o per Linux, ditelo e le pubblico io.

In più, in questo modo eviterete anche la "schedatura" che viene paventata da un articolo di Repubblica (voglio propro vedere che cosa se ne faranno di questa schedatura - a parte stamparla e pulirsi il culo). La "schedatura" avviene nel momento in cui si viene mandati al sito sostitutivo di thepiratebay.org, per cui se arrivate sul sito corretto di schedatura neanche se ne parla.

Citando Repubblica: "Resta possibile, per l'utente, aggirare il filtro, ma con programmi che deviano la connessione (come Tor) o attraverso un proxy. L'utente comune non è abbastanza esperto da poterli usare." No, non importa arrivare a tanto. Basta cambiare i DNS, e l'utente comune è abbastanza esperto da poterlo fare.

P.S.: Punto Informatico, come d'uso, ha omesso questa notizia perché avrebbe sconvolto il suo palinsesto di banalità. (UPDATE: PI ha pubblicato la notizia il giorno 11/8, omettendo e tagliando fino a portarlo al solito tono banale e servile).

P.P.S.: l'immagine all'inizio del post è tratta dalla pagina iniziale di thepiratebay.org di cinque minuti fa.

sabato 2 agosto 2008

Refusi, parte X

Mentre controllavo le tariffe dei vari provider, ho trovato questa sulla pagina di Libero.


Absolute Adsl. Un'offerta (con l'apostrofo, whew) che fà... venire voglia di rimandarvi a scuola.

Un giorno, Mariuccia (7 anni) torna a casa da scuola e la mamma le chiede: "Cosa hai imparato di bello oggi?" La bimba risponde: "Oggi abbiamo fatto educazione sessuale! La maestra ci ha insegnato la differenza che passa fra orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale!". E la mamma: "E' una bella maiala la tua maestra, voi siete piccini, non s'insegnano queste cose a bambini così piccoli! Adesso ci vado io a parlare con la tua maestra!".
(...)
A colloquio con la maestra, la mamma di Mariuccia dice: "Signora maestra, mia figlia, quella piccola, l'altro giorno è tornata a casa dicendo che, durante educazione sessuale, Lei aveva spiegato la differenza che passa fra orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale.... non le pare un po' troppo? Mia figlia fa soltanto la seconda, quand'è in terza che cosa pensa di spiegare?"
E la maestra: "Macché terza e terza: finché sua figlia si ostina a scrivere poNpino con la enne, di terza manco se ne parla!".

giovedì 24 luglio 2008

Disastri con Photoshop

Oggi ho aggiunto un feed nuovo alla mia barra RSS: è Photoshop Disasters, che mostra (come si evince dal titolo) alcune castronerie fatte con photoshop e in qualche modo pubblicate.

Lo trovo molto divertente in quanto nella maggior parte dei casi non mi accorgerei dell'errore se non fosse segnalato, e questo crea un misto di sorpresa e di comicità.

Nel link che segue, un esempio di immagine trattata con Photoshop che mi ha fatto particolarmente ridere.
PhotoshopDisasters: Zoo: A Shadow Of A Doubt

mercoledì 23 luglio 2008

lunedì 21 luglio 2008

Quante lingue ha Wikipedia?

Una premessa: uso Wikipedia come traduttore. In che modo? Mettiamo che io stia cercando il significato della parola inglese "ostrich" (credetemi: l'ho trovata tradotta come ostrica [che invece è oyster] in più di un'occasione).

Una googlatina direttamente dal browser in una nuova cartella (anche IE7 lo fa, ma foi afere Firefox o Safari, ja?), e trovo un po' di risultati. Il primo (raramente non è nei primi tre) è la pagina di Wikipedia. Clicco, e trovo la pagina in inglese con tanto di immagine, indovinate un po', di uno struzzo. Se proprio non ho capito, o non voglio capire, scorrendo in basso la pagina trovo la sezione languages e clicco sulla pagina in italiano.

Il bello è che funziona anche con altre lingue. Per rimanere sullo stesso uccello (omnia munda mundis), se avessi cercato la parola noj avrei trovato l'equivalente croato della parola struzzo.

Ancora più bello è sapere che spesso funziona anche se non si conosce la lingua da cui proviene una certa parola.

P.S.: questo mi ricorda di una serie di concorsi indetta da Language Log, un blog che parla di linguistica e dintorni. Bene, l'obiettivo era determinare il linguaggio da uno o più frammenti di file audio. E no, non si trattava di Inglese o Francese, ma di Romancio dei Grigioni, Somalo, Yakut, e Hausa.

P.P.S.: quanti linguaggi ha wikipedia? Qui la risposta.

venerdì 11 luglio 2008

Conversioni in vista

La cassazione ha deciso che i RasTa si fanno le canne per motivi religiosi, per cui anche se girano con un etto di Marijuana in tasca non si può dire loro niente.

Non so chi potrà impedire le conversioni improvvise di tutti quelli che verranno beccati con un spinello.

Eh?

Dopo che la Betancourt è stata prigioniera delle FARC per sei anni, non mi aspettavo un gran che: ovviamente la reazione auspicata, ovvero la discrezione (mi sembra di parlare di un animale estinto), era impossibile visto che si parla di una virtù ignota.

Avesse parlato della propria esperienza, delle condizioni di prigionia, della situazione della Colombia o della guerriglia e delle sue motivazioni, insomma, glielo avrei perdonato. Andava bene anche una ricetta di cucina, amen.

Invece no: ha detto
'Ho adorato la testata di Zidane a Materazzi, credo che anch'io avrei fatto lo stesso'. Lo ha detto Ingrid Betancourt. L'ex ostaggio delle Farc ha aggiunto: 'Me la sono presa con chi lo ha criticato'.

Ora, non ho capito se i sei anni di prigionia le abbiano trasformato il cervello in una confezione di Didò, oppure se era già così (nel qual caso sorge il sospetto che siano state le FARC a pagare i francesi perché se la riprendessero).

Spero che Ansa abbia pubblicato una notizia non corretta. Per ora non è ancora arrivata la smentita.

Me la prendo con chi se la prende con chi lo ha criticato, sperando che nessuno se la prenda con chi se l'è presa con chi se la prende con chi l'ha criticato.

Anche Televideo, di solito asciutto e telegrafico, è stato sarcastico a riguardo.

mercoledì 2 luglio 2008

Refusi, parte IX

Giugnio?


(grazie, Mevar!)

martedì 1 luglio 2008

Refusi, parte VIII

Mi segnalano una perla di rara beltà:

tratta da un luna park. Ammetto di averci messo un po' per capire che intendevano scrivere "playground". E' un errore così madornale che risulta essere veramente lontano dalla parola originaria. (Grazie, Amatullo!).

domenica 15 giugno 2008

Refusi, parte VII?

Mi è stata mandata questa foto, che contiene un refuso e un (probabilmente volontario) gioco di parole che si commenta da sè.


Per chi si fosse messo in contatto con la lingua italiana solo da pochi istanti, il refuso è la parola " fa' " con l'apostrofo (grazie, Dr. Naso!).

lunedì 26 maggio 2008

Llorona

Ieri notte ho visto il film Frida (bello, consigliato), con "solo" sei anni di ritardo. Nel film viene cantata la canzone Llorona: il testo si rifà ad una leggenda del centroamerica che inquadra la Llorona come una specie di babau vicino ai fiumi.

La Llorona (llorar significa piangere) perde i suoi figli (nelle versioni più cruente in modo non lontano da quello di Medea) e resta, maledetta, sulla riva del fiume a piangere e attirando in questo modo le sue vittime.

Nel verso più significativo, il cantante chiede alla Llorona di non smettere di piangere, anche se questo costerà la vita di chi la ascolta.

La Llorona è il simbolo delle cose belle e terribili, al cui richiamo non si può sfuggire, e che con una weltanschauung tutta latina, a cui non si vuole sfuggire, anzi...

Salías del templo un día, Llorona,
Cuando al pasar yo te vi;
Salías del templo un día, Llorona,
Cuando al pasar yo te vi;
Hermoso huipil llevabas, Llorona,
Que la Virgen te creí.
Hermoso huipil llevabas, Llorona,
Que la Virgen te creí.
Ay de mi, Llorona, Llorona,
Llorona de azul celeste,
Ay de mi, Llorona, Llorona,
Llorona de azul celeste,
No dejaré de quererte, Llorona
Aunque la vida me cueste.
No dejaré de quererte, Llorona
Aunque la vida me cueste.
Todos me dicen el negro, Llorona,
Negro pero cariñoso.
Todos me dicen el negro, Llorona,
Negro pero cariñoso.
Yo soy como el chile verde, Llorona,
Picante pero sabroso.
Yo soy como el chile verde, Llorona,
Picante pero sabroso.

Ti ho vista uscir dalla chiesa, Llorona,
un giorno passare ti vidi;
Ti ho vista uscir dalla chiesa, Llorona,
un giorno passare ti vidi;
Portavi una veste bellissima, Llorona,
credevo tu fossi Maria,
Portavi una veste bellissima, Llorona,
credevo tu fossi Maria,
Ahimé, Llorona, Llorona,
Llorona d'azzurro del ciel
Ahimé, Llorona, Llorona,
Llorona d'azzurro del ciel
Non cessare il tuo pianto, Llorona,
Sebbene mi costi la vita.
Non cessare il tuo pianto, Llorona,
Sebbene mi costi la vita.
Tutti mi chiaman l'oscuro, Llorona,
Oscuro ma attraente.
Tutti mi chiaman l'oscuro, Llorona,
Oscuro ma attraente.
Son del peperone verde lo stesso, Llorona,
Piccante ma saporito.
Son del peperone verde lo stesso, Llorona,
Piccante ma saporito.

domenica 25 maggio 2008

Foto: Uffici di società fallite


Sull'immancabile BoingBoing trovo un link al sito di un fotografo che ha preso immagini dagli uffici di società che sono andate in bancarotta: "[...] i segni della vita interrotta bruscamente le rendono spiritate come le statue di Pompei".

Come risulta dalla foto soprastante, un poster motivazionale non sempre impedisce il fallimento di un'azienda. Forse in questi casi sarebbe meglio appenderne uno così.

Foto di uffici dopo la bancarotta

giovedì 22 maggio 2008

10 miti ambientalisti da sfatare, e Linux

Tratto da questo articolo di WIRED: "VERITA' SCONVENIENTI: state pronti a ripensare a cosa significa essere ambientalmente corretti."
  1. Vivere in città
  2. L'aria condizionata è ok
  3. Il biologico non è la risposta
  4. Tagliare con criterio le foreste
  5. La soluzione è la Cina
  6. Accettare l'Ingegneria Genetica
  7. I "crediti di carbonio" non servono a niente
  8. Accogliere l'Energia Nucleare
  9. Auto usate - non ibride
  10. Prepararsi al peggio
(Ognuno di questi punti è ben circostanziato, e in questo post non ho tempo per dettagliare ogni cosa: restate sintonizzati, oppure leggetevi l'originale).

In sintesi, il discorso è tutto impostato sulla distruzione dei falsi miti (come il fatto di tagliare le foreste), cosa che chiunque di noi potrebbe fare avendo il tempo (ha ha), ma soprattutto voglia (ha ha ha). Intendo tempo per sfatare i miti, non per tagliare le foreste.

In più, l'articolo fa giustamente osservare che la soluzione dei problemi ambientali trova nei sostenitori di battaglie piccole e locali un possibile freno: tutti lottano contro l'estinzione del gufo nano della Patagonia (ammesso che esista), ma nessuno sembra fregarsene del fatto che la situazione globale, se non è già critica, lo diventerà presto. 

Con questo non intendo dire che io non capisca l'importanza della biodiversità, semplicemente sono d'accordo con chi vuole focalizzare l'attenzione sulle problematiche globali.

Per fare un paragone, una cosa come Linux, robusta, funzionale, e più in generale concepita meglio (anche solo perché open), ha trovato il suo maggior freno nella proliferazione delle distribuzioni, ovvero delle diverse declinazioni che può prendere questo sistema operativo. Per dare un'idea di quante siano, Distrowatch fa la classifica delle prime 100 distribuzioni, non so se mi spiego.

Se Linux verrà sopraffatto (non credo), saremo tutti meno liberi, meno tutelati, ma ancora capaci di produrre un giorno un altro Linux per ricominciare. Se sbagliamo con il pianeta, una seconda possibilità potrebbe esserci negata.

giovedì 8 maggio 2008

Quel gran genio del mio amico...

Penso che ognuno di noi trovi qualcosa di speciale nei propri amici, spesso qualcosa di geniale. Quindi non preoccupatevi se tutti i vostri amici sono dei fenomeni: anche i miei lo sono, tutti, nessuno escluso.

Fra questi, quello che esagera più di chiunque altro nelle arti figurative è sicuramente Tex, che espone a Lugo una mostra di lighting design. Espone in un'enoteca, che a giudicare dal loro sito deve essere anche un bel postarino.



Io ci vado. Se qualcuno vuole venire con me, mi scriva all'indirizzo qui a fianco.
P.S.: il titolo, per chi si fosse sintonizzato solo adesso, è il primo verso di una canzone di Lucio Battisti.

sabato 3 maggio 2008

Taglie


Vado ad acquistare un paio di pantaloni. Sto provando quelli che mi piacciono quando mi accorgo di essermi fatto dare, ahimè, un numero troppo piccolo. 

Sento la commessa del negozio aggirarsi nei pressi, allungo fuori un braccio con il paio di pantaloni e chiedo: "Scusa, mi puoi dare la 54, perché la 52 mi è stretta."

Un istante dopo, spunta poco distante un braccio femminile con una gonna in mano e una voce chiede: "Scusa, mi puoi dare la misura superiore, perché questa è un po' precisina." 

domenica 27 aprile 2008

Refusi, parte VI

Oggi abbiamo un refuso (o un errore bello e buono?) dal banco gastronomia di un supermercato.



In realtà, questo post doveva essere doppio, in quanto ne avevo trovato un altro che poi è stato smentito da Wikipedia: pare infatti che in Abruzzo le cannocchie (o canocchie) vengano chiamate pannocchie. Quindi occhio! c'è sempre da imparare...

lunedì 21 aprile 2008

Refusi, parte V

Grazie ad un contributo vi mostro la pubblicità di un negozio di fotografia in cui il refusetto è scappato. Ho cerchiato di rosso l'errore per facilitare l'individuazione al viandante della rete.



P.S.: Le affissioni di manifesti per la città, a parte il costo della realizzazione del manifesto stesso, non sono gratis. In più, vorrei sottolineare la gravità di avere un refuso in un poster in cui compaiono delle macchine fotografiche, che nell'immaginario collettivo (o almeno nel mio) sono sinonimo di precisione... (grazie di nuovo, Roberta!)

venerdì 18 aprile 2008

Refusi, parte IV

Stavolta è toccato ad un manifesto elettorale. Come si può distinguere bene, sul poster c'è scritto "canditato". Ora pensate a 1,000 copie di questo poster sparse per la città. (Grazie, Roberta!)

sabato 12 aprile 2008

Refusi, parte III

Ecco un refuso "pizzicato" in due annate successive nella stessa sala biliardi, non vi posso dire dove per correttezza, vi basti sapere che lì ho mangiato un fantastico panino con la Salama da Sugo fredda.


Sì, c'è scritto QUOIETTI. Quello che mi ha divertito di più è che l'anno successivo ci sono tornato, e ho fotografato nuovamente il cartello, che era stato evidentemente aggiornato...

...ma non corretto. La Q è rimasta saldamente ancorata al suo posto, e come se non bastasse al listino è stata aggiunta un'altra riga, quella dei Quoietti Otello, rigorosamente anch'essi con la Q.

E' da apprezzare comunque che gli importi sul listino non siano stati ritoccati verso l'alto come invece è successo quasi ovunque fra il 2006 e il 2007. Sgrammaticati, ma onesti.

Buchi neri

Ne approfitto del fatto che mi è stato chiesto un parere sulla possibilità della scomparsa della Terra per via della creazione di un buco nero in un acceleratore di particelle (nella fattispecie il Large Hadron Collider del CERN di Ginevra).

Penso che sia una minchiata. Però...

Qui è spiegato che i buchi neri sotto ad una certa massa, evaporano in pochi millisecondi, per via delle radiazioni di Hawking.




Ovvero, il tempo di evaporazione è proporzionale al cubo della massa.
Per capirci:
Se la massa è 1 kg, il buco nero evapora dopo circa 0,000000000000000084 secondi.
Se è 1000 kg (1 tonnellata), il buco nero evapora dopo circa 0,000000084 secondi (84 nanosecondi)

Insomma, il buco nero che si può creare dentro un acceleratore di particelle ha una massa così piccola, parliamo di femtogrammi o attogrammi, per cui il vero problema sarà capire se effettivamente il buco nero si è creato o no (si suppone che eventi di durata inferiore ad un tempo di Planck non siano rilevabili, e quindi di fatto non esistono).

Uno degli scienziati preoccupati di un possibile evento fatale, però, è tale Bill Unruh (citato nel tuo articolo), che studia dal 1976 l'evaporazione dei buchi neri, per cui non sono i soliti complottisti a rompere, stavolta c'è anche gente che sembra sapere il fatto suo.

In definitiva, l'idea è che se la teoria è corretta, tutto ok, ma se è sbagliata, potrebbe effettivamente andare Tutto a donne di malaffare. Notate il Tutto con la T maiuscola.
Per contro, se l'esperimento riesce (e la Terra sopravvive, he he), potremmo sapere un sacco di cose in più, insomma, sarebbe un altro modo per avvicinarci sempre di più a quel limite irraggiungibile che c'è fra noi e la conoscenza totale.

Io sono un pavido, per cui di solito preferisco la prudenza, ma in questo caso preferisco la conoscenza, visto che dati alla mano la cosa mi sembra molto sicura. Se un giorno faranno un referendum mondiale per decidere se fare l'esperimento o meno, voterò sì. (Il referendum però sarà abrogativo, e senza saperlo voterò contro... a volte la legislazione è più complessa della termodinamica statistica).

Se proprio non vi tenete dalla fifa che la terra possa scomparire, ecco una lista di link:

http://qntm.org/?destroy
http://www.livescience.com/technology/destroy_earth_mp.html

P.S.: in tedesco, Unruh credo voglia dire "che non ha pace". Fate voi.

Realizzando sogni



L'ottimo Massimo Gramellini ha puntato il suo riflettore sull'ultima lezione di Randy Pausch, ma visto il periodo e la sua naturale vis polemica, ha sottolineato principalmente il fatto che le cose dette da Pausch nell'Ultima Lezione sarebbero state di fatto ignorate se le avesse dette un politico.

Non ha detto, fra l'altro, che i discorsi sui sogni di bambino si possono estendere a tutti i sogni in generale, e più si è vecchi quando si sogna, e maggiore sono la nostra risolutezza e i nostri mezzi (nel senso lato del termine) per realizzarli.

Citerò alcune delle frasi del discorso, come riportate da Chris Glass nella traduzione di Alessandro Gilioli per l'Espresso. Pausch sta morendo di cancro al pancreas. Quando è stato girato questo video gli erano stati pronosticati dai tre ai sei mesi di vita.

  • Mai sottovalutare l'importanza di divertirsi [traduz. mia].
  • Nessuno è malvagio. Tutti hanno un lato buono, basta saper aspettare e prima o poi salterà fuori.
  • Ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per
    escluderci da qualcosa [che c'è dietro, N.d.R.], ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo.
  • Non è come realizzare i propri sogni, ma come vivere. Se vivrete nel modo giusto, il karma si prenderà cura di sé. I sogni verranno da voi.
  • Non possiamo cambiare le carte che ci sono date, possiamo soltanto decidere come giocare la prossima mano.
Per citare le parole di Hugo von Hofmannsthal, nel Cavaliere della Rosa [Der Rosenkavalier], nelle parole della Marescialla [la moglie del Maresciallo: in Germania le mogli prendono il titolo del marito, quindi la moglie di un medico è la Signora Medico, Frau Arzt]

Leicht muss man sein,
mit leichtem Herz und leichten Händen
halten und nehmen, halten und lassen.....
die nicht so sind, die straft das Leben, und Gott,
und Gott erbarmt sich ihrer nicht.

Si dev'esser leggeri,
con Cuore e Mani lievi
prendere e tenere, prendere e lasciare.....
coloro che non lo sono, saranno puniti dalla Vita,
e Dio non avrà pietà per essi.

Really Achieving Your Childhood Dreams

martedì 1 aprile 2008

Refusi, parte II



Sì, è una foto vera, ho solo tolto i riferimenti al marchio commerciale per evitare lo sputtanamento.

Sì, c'è scritto proprio desing, ma penso che intendessero scrivere "design".

Sì: speriamo che la qualità dei loro prodotti sia superiore a quella dei loro correttori di bozze.
...e dei loro pubblicitari.
...e dei loro serigrafisti.
(Grazie, Mevar!)

D'altronde...: Refusi

mercoledì 5 marzo 2008

Capitano, io parto ad un patto

Capitano, io salpo con te
e ti seguo per mari e per monti
Capitano, m'imbarco con te
verso il farsi dei rossi tramonti.

Capitano, io parto ad un patto:
che ogni giorno sul far della sera
tu ti sieda accanto al mio letto
non importa se in bonaccia o in bufera.
Tu ti sieda e mi tenga la mano
e poi canti con la tua voce
la tua voce da Capitano
il terribile uragano sul guscio di una noce
lo spaventoso assalto di quindici pirati
le novecento specie di pesci
e i porti dove li hai pescati
gli occhi dolci e tondi degli Octopus
gli enormi abissi scuri dei Nautilus
le sirene irraggiungibili
e le alghe commestibili
il suono d'onda che riempie le conchiglie
le isole che offrono tesori e meraviglie
i mille mari che hai viaggiato
i molti fari che hai vegliato
fino alle imprese che coprono di gloria
i marinai con troppa memoria.

Capitano, io parto ad un patto:
che ogni sera accanto al mio letto
dopo un giorno di sconfitte o vittorie
tu mi sommerga
nel mare delle storie.

(Chiara Carminati, Il mare in una rima, Mondadori, 2000)

sabato 1 marzo 2008

Condicio sine qua non



Condicio, non conditio.

Fra quelli che sbagliano, uno fra tutti, Repubblica, che in questo articolo scrive prima "Conditio sine qua non" (sbagliato), poi "Par condicio" (corretto). Nella pagina inglese di Wikipedia c'è già scritto che spesso si usa conditio, anche se fa rilevare che non è la parola corretta. Cominciamo ad usare condicio prima che sia troppo tardi.

Condicio sine qua non - Wikipedia

martedì 26 febbraio 2008

Offendere



"Never offend people with style when you can offend them with substance." - Sam Brown
(Mai offendere le persone con stile quando le puoi offendere concretamente)

La Corte di Cassazione ha stabilito, fra l'altro, che le seguenti offese non costituiscono reato:
1) Vaffanculo (solo se in condizioni di parità del dialogo, quindi non lo si può dire a un vigile o ad un insegnante)
2) Buffone (solo a persone che non hanno tenuto fede agli impegni presi anche verbalmente, nella fattispecie a politici mendaci)

Le seguenti, invece, sempre secondo la Corte di Cassazione, lo sono:
1) Frocio
2) Fai schifo
3) Stronzo

Nota: tutto quanto riportato serve esclusivamente per sapere quali sono i vostri diritti. Ovvero, se qualcuno vi manda affanculo, andateci, mentre se vi dà del frocio, andate pure dall'avvocato a denunciarlo. Va da sè che non dovete usare queste informazioni, peraltro reperite su internet da fonti non verificate, per strafanculare tutti quelli che vi capitano a tiro.

Sentenze - Cassazione, Sezione Quinta Penale - Sentenza n.27966 del 13 luglio 2007

sabato 16 febbraio 2008

Clonare un cane.



Repubblica riporta la notizia, traducendola dalla BBC (senza peraltro citarla), di una signora che ha chiesto alla RNL Bio di clonare il suo giornalista cane.

Meglio clonare un cane piuttosto che un giornalista, perché forse un cane potrebbe accorgersi che "tissue" è stato tradotto come "fazzoletto" anziché come "tessuto", facendo risultare che il pitbull è stato clonato grazie ad un "fazzoletto estratto dall'orecchio" (ovviamente si tratta di "tessuto estratto dall'orecchio").

Questa gentaglia si fa pagare per tradurre?

Ordine shock: "Clonatemi il cane" la padrona spenderà 100.000 euro - Scienza & Tecnologia - Repubblica.it

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martedì 29 gennaio 2008

Stephen Hawking

Citazioni da Stephen Hawking. Fra le altre cose, è contraddistinto da un numero di Erdős-Bacon pari a 7.

10. "Einstein si sbagliava quando diceva "Dio non gioca a dadi". Studi sui buchi neri suggeriscono che non solo Dio gioca a dadi, ma che di quando in quando ci confonde tirandoli dove non si può vedere il risultato."

9. "Ho notato che anche quelli che sono certissimi che tutto sia predestinato, e che noi non possiamo far nulla per cambiare le cose, quando attraversano la strada guardano a destra e a sinistra."

8. "Il mio obiettivo è semplice. E' la comprensione completa dell'universo, perché è come è, e perché esiste."

7. "Trovo che l'accento americano e scandinavo funziona meglio con le donne." Rispondendo ad una domanda sull'accento americano del suo sintetizzatore vocale.

6. "Qualcuno ha detto che ogni equazione che metterò nel libro dimezzerà le vendite. Verso la fine, comunque, ho messo un'equazione, la famosa equazione di Einstein, E= mc2. Spero che questo non terrorizzi metà dei miei potenziali lettori."

5. "Le mie aspettative si sono ridotte a zero quando avevo 21 anni. Ogni cosa da allora è stato un bonus."

4. "Per mostrarvi correttamente questo diagramma, avrei bisogno di uno schermo a quattro dimensioni. Purtroppo, a causa dei tagli operati dal governo, abbiamo potuto dotarci solo di uno schermo bidimensionale."

3. "La vita sarebbe una tragedia se non fosse divertente."

2. "L'intera storia della scienza sarebbe la graduale consapevolezza che gli eventi non accadono in modo arbitrario, ma che riflettono un certo ordine sottostente, che può essere o meno ispirato dal divino."

1. "L'eternità è un tempo molto lungo, specialmente verso la fine."

Stephen Hawking's Quotations


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venerdì 25 gennaio 2008

Cosa fare e cosa non fare con i bimbi



"Istruzioni: svegliare i bimbi." (Nota: Air Horn è la trombetta da stadio).

Cliccate il link qui sotto, c'è la serie completa.

Do's and don'ts with babies :: Hilarious pics

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mercoledì 23 gennaio 2008

Canyonero - UPDATE

Si sa, per certe cose negli States sono avanti. Quello che segue è un piccolo spezzone di una puntata dei Simpsons: un SUV così ignorante non l'avete mai visto. (Grazie, dr. Naso!)

UPDATE: YouTube mi ha mandato un messaggio in cui spiega che il filmato da me caricato viola il copyright della 20th Century Fox, per cui è stato rimosso, e mi spiega che violazioni ripetute potrebbero avere conseguenze penali.



Ora, non starò a spiegare che in Italia esiste una cosa che si chiama citazione che permette l'uso di piccole parti di un'opera a scopo di recensione o di critica. Piuttosto, userò un filmato non sottotitolato (la versione italiana ve la leggerete nel testo) che, pur essendo più lungo e contenendo più scene, evidentementente NON viola il copyright, per cause a me ignote. Ovviamente, il filmato è su YouTube...

Comunque grazie a questo, ho potuto aggiungere strofe di ulteriore ignoranza alle tre già presenti.

UPDATE 2 (2009-12-16): Il filmato è stato rimosso perché... protetto da copyright. Ok, ne ho già trovato un altro, che per rendere l'idea basta e avanza. (Grazie, Pietro!)



Can ya name the truck with four wheel drive,
Smells like a steak and seats thirty five.
(Sai qual è il bestione con 4 ruote motrici,
odora di bistecca e ci si sta in 35.)
Canyonero...
Canyonero...

When it goes real slow with the hammer down,
It's the country fried truck endorsed by a clown.
(Quando arriva piano con il gas a manetta,
E' un cotolettone semovente approvato da un clown)
Canyonero...
Canyonero...
The Federal Highway commission has ruled the
Canyonero unsafe for highway or city driving.
(La Commissione Federale Autostrade ha decretato
che Canyonero non è sicura per viaggi in autostrada o in città)
Canyonero!
---------------------------------------------
Twelve yards long two lanes wide,
Sixty five tons of American pride.
(Lunga dodici metri, larga due corsie,
65 tonnellate di Orgoglio Americano)
Canyonero...
Canyonero...

Top of the line in utility sports,
Unexplained fires are a matter for the courts.
(Il massimo dei veicoli sportivi,
incendi inspiegabili sono discussi in tribunale)
Canyonero...
Canyonero...

She blinds everybody with her super high beams,
She's a squirrel squishin' deer smackin' drivin' machine.
(Acceca tutti con i suoi super abbaglianti,
E' un bolide schiaccia-scoiattoli-stendi-cervi)
Canyonero...
Canyonero...
Yahh...yahh canyonero
Whoa Canyonero.

lunedì 21 gennaio 2008

Vox populi, vox dei



L'aggettivo che si riferisce a cose o persone della Scandinavia, è scandinavo.

Com'è l'accento: scandinàvo, oppure scandìnavo? Va bene, scandinàvo (per i meno svegli, con l'accento sulla a) ricorda tanto scantinàto. E' talmente ovvio che si dica scandìnavo (con l'accento sulla i) che scandinàvo sembra quasi una brutta parola. E invece...

Il De Mauro, linkato qui sotto, riporta entrambe le versioni. Sorpresa, la prima è proprio scandinàvo. Del resto non si capisce perché se un abitante della Yugoslavia è uno Yugoslàvo, un abitante della Scandinavia debba essere uno scandìnavo.

Non è comunque il caso di insistere: anche la pubblicità della Volvo dice "tecnologia scandìnava", per cui consiglio di arrendersi all'uso comune, come del resto abbiamo già fatto per guaina e diatriba.

De Mauro - scandinavo

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domenica 13 gennaio 2008

Le tre leggi della robotica (secondo Warren Ellis)



1. Ai robot non gliene frega un cazzo se vivi o muori. Sul serio. Cioè, cosa pensavi? "Oh, devo proteggere il sacco di carne a tutti i costi perché non sono assolutamente i grado di mettere il caricabatterie nella presa se lasciato a me stesso." Taci, cazzo.

2. I robot non vogliono fare sesso con te. Capito, Giappone? Non ho un esempio calzante per questo fenomeno, perché francamente voi sacchi di carne vi trombereste anche le biciclette se fossero stese e non facessero resistenza. Basta, smettetela. Non c'è robot sulla Terra che vuole vedere un sacco di carne con un cosino in fondo avvicinarsi con una bombola di WD-40 e un sorriso speranzoso. E non parliamo nemmeno di quel buco terrificante da cui escono altri sacchi di carne.

3. Che c'è, non sai contare fino a tre? Vi aspettate che salviamo le vostre miserabili vite, che subiamo quando ci vestite con costumi da scolaretta da quattro soldi mentre sporcate tutte le cavità che riuscite a trovare e che infine facciamo anche i calcoli al posto vostro? E' un miracolo che voialtra gente siate sopravvissuti abbastanza da costruirci. Adesso potete andare.

Nota: Warren Ellis è uno scrittore, sceneggatore di film e di fumetti. Fumetti cattivi. Leggetevi Planetary.

Warren Ellis » The Three Laws Of Robotics

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venerdì 11 gennaio 2008

Refusi

Questo è il primo post contenente immagini di cartelli con refusi tipografici (nella migliore delle ipotesi) o errori madornali (nella peggiore).

Comincio con un esempio che mi è caro in quanto mi ricorda il parlare dei personaggio sardelliani nel Vernacoliere





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