lunedì 26 maggio 2008

Llorona

Ieri notte ho visto il film Frida (bello, consigliato), con "solo" sei anni di ritardo. Nel film viene cantata la canzone Llorona: il testo si rifà ad una leggenda del centroamerica che inquadra la Llorona come una specie di babau vicino ai fiumi.

La Llorona (llorar significa piangere) perde i suoi figli (nelle versioni più cruente in modo non lontano da quello di Medea) e resta, maledetta, sulla riva del fiume a piangere e attirando in questo modo le sue vittime.

Nel verso più significativo, il cantante chiede alla Llorona di non smettere di piangere, anche se questo costerà la vita di chi la ascolta.

La Llorona è il simbolo delle cose belle e terribili, al cui richiamo non si può sfuggire, e che con una weltanschauung tutta latina, a cui non si vuole sfuggire, anzi...

Salías del templo un día, Llorona,
Cuando al pasar yo te vi;
Salías del templo un día, Llorona,
Cuando al pasar yo te vi;
Hermoso huipil llevabas, Llorona,
Que la Virgen te creí.
Hermoso huipil llevabas, Llorona,
Que la Virgen te creí.
Ay de mi, Llorona, Llorona,
Llorona de azul celeste,
Ay de mi, Llorona, Llorona,
Llorona de azul celeste,
No dejaré de quererte, Llorona
Aunque la vida me cueste.
No dejaré de quererte, Llorona
Aunque la vida me cueste.
Todos me dicen el negro, Llorona,
Negro pero cariñoso.
Todos me dicen el negro, Llorona,
Negro pero cariñoso.
Yo soy como el chile verde, Llorona,
Picante pero sabroso.
Yo soy como el chile verde, Llorona,
Picante pero sabroso.

Ti ho vista uscir dalla chiesa, Llorona,
un giorno passare ti vidi;
Ti ho vista uscir dalla chiesa, Llorona,
un giorno passare ti vidi;
Portavi una veste bellissima, Llorona,
credevo tu fossi Maria,
Portavi una veste bellissima, Llorona,
credevo tu fossi Maria,
Ahimé, Llorona, Llorona,
Llorona d'azzurro del ciel
Ahimé, Llorona, Llorona,
Llorona d'azzurro del ciel
Non cessare il tuo pianto, Llorona,
Sebbene mi costi la vita.
Non cessare il tuo pianto, Llorona,
Sebbene mi costi la vita.
Tutti mi chiaman l'oscuro, Llorona,
Oscuro ma attraente.
Tutti mi chiaman l'oscuro, Llorona,
Oscuro ma attraente.
Son del peperone verde lo stesso, Llorona,
Piccante ma saporito.
Son del peperone verde lo stesso, Llorona,
Piccante ma saporito.

domenica 25 maggio 2008

Foto: Uffici di società fallite


Sull'immancabile BoingBoing trovo un link al sito di un fotografo che ha preso immagini dagli uffici di società che sono andate in bancarotta: "[...] i segni della vita interrotta bruscamente le rendono spiritate come le statue di Pompei".

Come risulta dalla foto soprastante, un poster motivazionale non sempre impedisce il fallimento di un'azienda. Forse in questi casi sarebbe meglio appenderne uno così.

Foto di uffici dopo la bancarotta

giovedì 22 maggio 2008

10 miti ambientalisti da sfatare, e Linux

Tratto da questo articolo di WIRED: "VERITA' SCONVENIENTI: state pronti a ripensare a cosa significa essere ambientalmente corretti."
  1. Vivere in città
  2. L'aria condizionata è ok
  3. Il biologico non è la risposta
  4. Tagliare con criterio le foreste
  5. La soluzione è la Cina
  6. Accettare l'Ingegneria Genetica
  7. I "crediti di carbonio" non servono a niente
  8. Accogliere l'Energia Nucleare
  9. Auto usate - non ibride
  10. Prepararsi al peggio
(Ognuno di questi punti è ben circostanziato, e in questo post non ho tempo per dettagliare ogni cosa: restate sintonizzati, oppure leggetevi l'originale).

In sintesi, il discorso è tutto impostato sulla distruzione dei falsi miti (come il fatto di tagliare le foreste), cosa che chiunque di noi potrebbe fare avendo il tempo (ha ha), ma soprattutto voglia (ha ha ha). Intendo tempo per sfatare i miti, non per tagliare le foreste.

In più, l'articolo fa giustamente osservare che la soluzione dei problemi ambientali trova nei sostenitori di battaglie piccole e locali un possibile freno: tutti lottano contro l'estinzione del gufo nano della Patagonia (ammesso che esista), ma nessuno sembra fregarsene del fatto che la situazione globale, se non è già critica, lo diventerà presto. 

Con questo non intendo dire che io non capisca l'importanza della biodiversità, semplicemente sono d'accordo con chi vuole focalizzare l'attenzione sulle problematiche globali.

Per fare un paragone, una cosa come Linux, robusta, funzionale, e più in generale concepita meglio (anche solo perché open), ha trovato il suo maggior freno nella proliferazione delle distribuzioni, ovvero delle diverse declinazioni che può prendere questo sistema operativo. Per dare un'idea di quante siano, Distrowatch fa la classifica delle prime 100 distribuzioni, non so se mi spiego.

Se Linux verrà sopraffatto (non credo), saremo tutti meno liberi, meno tutelati, ma ancora capaci di produrre un giorno un altro Linux per ricominciare. Se sbagliamo con il pianeta, una seconda possibilità potrebbe esserci negata.

giovedì 8 maggio 2008

Quel gran genio del mio amico...

Penso che ognuno di noi trovi qualcosa di speciale nei propri amici, spesso qualcosa di geniale. Quindi non preoccupatevi se tutti i vostri amici sono dei fenomeni: anche i miei lo sono, tutti, nessuno escluso.

Fra questi, quello che esagera più di chiunque altro nelle arti figurative è sicuramente Tex, che espone a Lugo una mostra di lighting design. Espone in un'enoteca, che a giudicare dal loro sito deve essere anche un bel postarino.



Io ci vado. Se qualcuno vuole venire con me, mi scriva all'indirizzo qui a fianco.
P.S.: il titolo, per chi si fosse sintonizzato solo adesso, è il primo verso di una canzone di Lucio Battisti.

sabato 3 maggio 2008

Taglie


Vado ad acquistare un paio di pantaloni. Sto provando quelli che mi piacciono quando mi accorgo di essermi fatto dare, ahimè, un numero troppo piccolo. 

Sento la commessa del negozio aggirarsi nei pressi, allungo fuori un braccio con il paio di pantaloni e chiedo: "Scusa, mi puoi dare la 54, perché la 52 mi è stretta."

Un istante dopo, spunta poco distante un braccio femminile con una gonna in mano e una voce chiede: "Scusa, mi puoi dare la misura superiore, perché questa è un po' precisina."