mercoledì 5 marzo 2008

Capitano, io parto ad un patto

Capitano, io salpo con te
e ti seguo per mari e per monti
Capitano, m'imbarco con te
verso il farsi dei rossi tramonti.

Capitano, io parto ad un patto:
che ogni giorno sul far della sera
tu ti sieda accanto al mio letto
non importa se in bonaccia o in bufera.
Tu ti sieda e mi tenga la mano
e poi canti con la tua voce
la tua voce da Capitano
il terribile uragano sul guscio di una noce
lo spaventoso assalto di quindici pirati
le novecento specie di pesci
e i porti dove li hai pescati
gli occhi dolci e tondi degli Octopus
gli enormi abissi scuri dei Nautilus
le sirene irraggiungibili
e le alghe commestibili
il suono d'onda che riempie le conchiglie
le isole che offrono tesori e meraviglie
i mille mari che hai viaggiato
i molti fari che hai vegliato
fino alle imprese che coprono di gloria
i marinai con troppa memoria.

Capitano, io parto ad un patto:
che ogni sera accanto al mio letto
dopo un giorno di sconfitte o vittorie
tu mi sommerga
nel mare delle storie.

(Chiara Carminati, Il mare in una rima, Mondadori, 2000)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

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