Ricevo una lettera in cui si denuncia la concorrenza spietata delle femmine immigrate (nello specifico da paesi dell'est, senza fare di tutta l'erba un fascio) che viene perpetrata ai danni della fauna locale, uomini e donne (rispettivamente gonzi che ci cascano e "cagnette a cui viene sottratto l'osso", parafrasando De Andrè).
E' una storia già sentita, in parte: nei paesi in cui del femminismo non si leggeva neanche sui giornali, le donne sono rimaste inevitabilmente più servizievoli, più accondiscendenti (anche dal punto di vista sessuale); rappresentano quindi una sorta di concorrenza sleale rispetto alla donna emancipata.
Come dice Beppe Grillo riguardo alla concorrenza sleale dell'industria cinese, dobbiamo esportare la nostra cultura, e anche in questi paesi si comincerà a parlare di diritto dei lavoratori. Allo stesso modo, se diamo alla donna immigrata lo stesso tenore di vita e la stessa sicurezza economica per sè e per i figli, comincerà a venire meno anche la sua accondiscendenza. Giustissimo. Il problema comunque resta, e ci vorranno anni perché si risolva.
Quindi: donne, datevi una mossa o uscirete dal mercato; uomini, specialmente se avete figli, vi invito ad usare un briciolo di quelle qualità che oggi sono talmente rare che non se ne conosce neanche più il significato: temperanza, discrezione, saggezza, prudenza. Anche se non avete tempo per farvi una cultura (la frase "Essa non si confonde con la timidezza o la paura" nella definizione di prudenza è una gemma), cercate di non perdere la testa per una pompa.
Speaking of which, pare che ne esista una versione "alla marinara" (di cui le suddette sembrano essere specialiste) che non comporta né capperi né acciughe come la più famosa pizza, ma acqua (calda) in bocca durante l'atto, per chi stesse chiedendo cosa c'entrasse il titolo. ;-)
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