Una cosa che mi ha sempre sconcertato è la totale inaffidabilità delle previsioni del tempo. Fra meteorologia (di cui so pochissimo), meccanica dei fluidi (di cui so veramente poco) e teoria del caos (fatto solo quattro chiacchiere con amici), si potrebbe affermare che le previsioni del tempo sono più imprecise quanto più ampia è l'area di previsione e quanto più ci si spinge avanti nel futuro.
Quindi, se voglio sapere che tempo farà in Germania fra due settimane, un'occhiata a siti tipo Accuweather gliela posso dare, ma è meglio che non faccia troppo affidamento sulle previsioni. Se invece alle 10.00 del mattino voglio sapere che tempo farà questo pomeriggio e consulto una fonte che abbia un ambito locale (previsioni regionali, o simili), mi garberebbe avere un risultato più consistente.
Niente: le previsioni sbagliano alla grande, di solito per uno slittamento temporale (anche di 12-24 ore). Ho una proposta: se i telegiornali del mattino integrassero le previsioni del tempo insieme con gli oroscopi, forse verrebbe attribuito il giusto peso a un tipo di previsione che assomiglia di più ad una divinazione che a qualcosa di scientificamente sostenibile.
Probabilmente chi trasmette le previsioni locali si limita a dedurle da indicazioni più ampie ma fornite da un ente autorevole (per esempio le previsioni regionali non fanno stime più precise, si limitano a riportare le previsioni nazionali semplicemente "tagliando" le regioni che non interessano). Chi ha un business molto sensibile alle condizioni climatiche sono certo che si affidi a mezzi ben più precisi.
Ok, non si può dire "beccatevi il tempo che manda il cielo", ma anche fare previsioni senza sottolineare il loro grado di indeterminazione non mi sembra giusto. In questi giorni l'uragano Dean si sta abbattendo sul Messico: ammetto che la meteorologia possa servire per tracciare degli affari grandi il doppio della Groenlandia e che si sono già fatti 1000 km dall'atlantico verso la costa americana (anche se riguardo alla potenza dell'uragano fanno dei lisci come ai tempi di Katrina [minuto di silenzio, grazie]).
Alla faccia del religioso silenzio che cala nelle case quando trasmettono le previsioni del tempo.
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