giovedì 29 novembre 2007

InGooglato, quarta (ed ultima) parte.


AZIONE: Sei pronto per un primo piano?

Greg ritrovò la voce. "Vorrei vedere il suo distintivo," balbettò.

La faccia da bassotto dell'uomo si illuminò mentre emetteva un sogghigno stupito. "Amico, non sono un poliziotto," rispose. "Io sono un consulente. Google mi ha assunto per rappresentare i suoi interessi nelle relazioni che vanno costruendo con Washington. Ovviamente, non vogliamo che la polizia venga coinvolta senza prima averne parlato con Lei. Lei è parte della famiglia. In realtà, sono qui per fare un'offerta."

Greg girò la caffettiera, e gettò il vecchio filtro.

"Lo farò sapere ai giornali," disse.

L'uomo annuì come se ci stesse pensando su. "Ok, d'accordo. Domattina puoi andare negli uffici del Chronicle e spifferare tutto. Loro cercheranno una fonte per confermare quello che hai detto. E non ne troveranno nemmeno una. E quando cercheranno quelle fonti, noi li troveremo. Quindi, amico, stammi bene ad sentire, ok? Ho il coltello dalla parte del manico. E' la mia specialità." Fece una pausa. "A proposito, quella è una miscela eccellente di caffè in grani, non vuoi darle prima una sciacquatina? Porterà via un po' di amaro e farà affiorare in superficie gli aromi. Dai, passami un colino."

Greg osservava l'uomo che si toglieva silenziosamente la giacca e l'appendeva ad una sedia della cucina, poi si sbottonò i polsini e li arrotolò con cura, riponendo in tasca un orologio digitale da pochi soldi. Rovesciò i grani fuori dal macinino e li versò nel colino, per poi sciaquarli sotto l'acqua.

Era rotondetto e di incarnato pallido, e socievole come un ingegnere elettrico. Sembrava davvero un Googlista, ossessionato dai dettagli. Sapeva il fatto suo anche riguardo alla macinatura del caffè.

"Stiamo reclutando un team per lo Stabile 49..."

"Non esiste lo Stabile 49," disse Greg come un automa.

"Certamente," disse il tipo, abbozzando un mezzo sorriso. "Non esiste lo Stabile 49. Ma stiamo mettendo insieme una squadra per far funzionare di nuovo il Googlepulitore. Il codice di Maya non era molto efficiente, lo sai. E' pieno di bachi. Abbiamo bisogno di fare un aggiornamento. Tu saresti la persona giusta, e non importerebbe niente di quello che sei venuto a sapere una volta che tu fossi di nuovo dentro."

"Incredibile," disse Greg, ridendo. "Se pensa che vi aiuterò ad infangare dei politici in cambio di favoritismi, Lei è più matto di quel che pensassi."

"Greg," disse l'uomo, "non infanghiamo nessuno. Ripuliamo solo un pochino le cose. Per alcune persone selezionatissime. Capisci cosa intendo? Il profilo Google di chiunque farebbe venire un po' i brividi se fosse ispezionato con sufficiente accuratezza. E l'accuratezza nelle indagini è all'ordine del giorno in politica. Candidarsi alla casa bianca è come fare una colonscopia in pubblico." Caricò la caffettiera e premette con il tampone, e avvitò con un'espressione solennemente concentrata. Greg prese due tazze da caffè-Google tazze, ovviamente-e gliele passò.

"Faremo per i nostri amici quello che Maya ha fatto per te. Solo un po' di pulizia. Vogliamo solo preservare la loro privacy. Tutto qui."

Greg sorseggiò il caffè. "Cosa accade ai candidati che non ripulite?"

"Già," disse il tipo, digrignando un po' i denti. " Già, hai ragione. Sarà un po' dura per loro." Cercò nella tasca della giacca e tirò fuori diversi fogli di carta ripiegati.

Lisciò i fogli con le mani e li mise sul tavolo. "Questo è uno dei bravi ragazzi che hanno bisogno del nostro aiuto." Era una stampa della cronologia delle ricerche che apparteneva ad un candidato che Greg aveva sostenuto e per il quale aveva contribuito nelle tre elezioni passate.

"Il nostro torna in hotel dopo un giorno devastante di campagna elettorale porta a porta, accende il portatile, e scrive 'culi caldi' nella barra di ricerca. Cosa sarà mai, giusto? Nel modo in cui la vediamo noi, squalificare per questo un uomo dal continuare a servire la sua nazione è semplicemente non-Americano."

Greg annuì lentamente.

"Allora aiuterai il nostro amico?" chiese l'uomo.

"Sì."

"Bene. C'è solo un'altra cosa. Ci devi aiutare a trovare Maya. Lei non ha compreso i nostri obiettivi, e sembra essersi data alla macchia. Non appena saprà del nostro accordo, non ho dubbi che si rifarà viva."

Lui diede un'altra occhiata alla cronologia di ricerca del candidato.

"Può essere che lo faccia," rispose Greg.

Il nuovo Congresso di mise 11 giorni ad approvare La Legge sulla Sicurezza e la Schedatura di Comunicazioni ed Ipertesti d'America, che autorizzava Immigrazione ed NSA ad affidare a terzi fino all'80 per cento delle indagini e dell'intelligence. In teoria, l'appalto era aperto a tutti, ma all'interno dei confini blindati dello Stabile 49 di Google, non c'era il minimo dubbio su chi avrebbe vinto. Se Google aveva speso 15 Miliardi in un programma per fermare i criminali al confine, potevi scommettere che li avrebbero presi-i governi semplicemente non sono attrezzati per Fare le Ricerche Giuste.

Il mattino seguente, Greg si ispezionò con cura mentre si radeva (al personale della sicurezza non piaceva la barba incolta da hacker, e non erano timidi nel farlo capire), mentre si rendeva conto che quello sarebbe stato, di fatto, il suo primo giorno come agente del Governo degli Stati Uniti. Quanto sarebbe stato sgradevole? Non era meglio che queste cose per Google le facesse un impiegato dell'Immigrazione con le mani da maiale?

Nel tragitto fino al parcheggio del Googleplex, pieno di macchine ibride e di porta bici carichissimi, era riuscito a convincersi. Stava rimuginando su quale bevanda ordinare in mensa, quando notò che il suo tesserino non apriva la posta dello Stabile 49. Il LED rosso lampeggiava stupidamente ogni volta che passava la carta. In tutti gli altri edifici, c'era sempre qualcuno a cui accodarsi, c'era gente che entrava e usciva ad ogni ora del giorno. Ma i Googlisti dello Stabile 49 venivano fuori solo per i pasti, e talvolta nemmeno in quelle occasioni.

Striscia, striscia, striscia. Improvvisamente sente una voce al suo fianco.

"Greg, possiamo fare due chiacchiere, per favore?"


SICUREZZA Il complesso di Google a Mountain View

L'uomo spiegazzato gli mise una mano attorno alle spalle, e Greg sentì l'odore di agrumi del suo dopobarba. Aveva lo stesso odore del profumo che metteva il suo istruttore di immersioni a Baja quando uscivano la sera. Greg non riusciva a ricordarne il nome. Juan Carlos? Juan Luis?

Il braccio dell'uomo attorno alle sue spalle lo stava dirigendo, in modo deciso, lontano dalla porta, fuori, verso il prato immacolato, oltre il giardino delle erbe officinali fuori dalla cucina. "Ti diamo un paio di giorni di ferie," disse.

Greg sentì un'improvvisa stilettata di preoccupazione. "Perché?" Aveva combinato qualcosa di sbagliato? L'avrebbero portato in prigione?

"E' per via di Maya." L'uomo lo voltò, guardando i suoi occhi con il suo sguardo senza fondo. "Si è uccisa. In Guatemala. Mi spiace, Greg."

A Greg sembrò di precipitare via, verso un posto lontano miglia e miglia, come una veduta di Google Earth del Googleplex, da cui vedeva se stesso e l'uomo spiegazzato come un paio di puntini, due pixel, microscopici ed insignificanti. Avrebbe voluto strapparsi i capelli, cadere in ginocchio e piangere.

Da un posto molto, molto lontano sentì se stesso dire, "Non ho bisogno di ferie. E' tutto a posto."

Da un posto molto, molto lontano sentì l'uomo spiegazzato che insisteva,

La discussione continuò a lungo, poi i due pixel entrarono nello Stabile 49, e la porta si chiuse alle loro spalle.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny